Capacità negativa in arteterapia

Capacità negativa in arteterapia La cura della relazione

di Sara Noli – Edito da Erickson

Un testo che tratta di arteterapia e che si rivolge non solo ad arteterapeuti, ma ad ogni professionista di cura, offrendo potenzialità a cui riferirsi e attraverso le quali rigenerarsi nei momenti critici di stasi ed incertezza.

Una viva riflessione sul senso dell’attesa ricettiva e rispettosa, in funzione del prendersi cura della persona attraverso la cura della relazione, dalla prospettiva di un’arteterapeuta clinica che racconta di un percorso di arteterapia in una RSA con un anziano, e dei suoi esiti positivi.

L’autrice in questione prende spunto dal concetto di “negative capability“, ovvero “capacità negativa”, coniato da John Keats e ripreso in ambito psicoanalitico da Wilfred Bion, per originare una riflessione in merito allo “stare nell’incertezza” e “curare la relazione“.

Sara Noli giunge a declinare il senso di tale concetto nello specifico dell’intervento arteterapeutico, all’interno del quale l’espressione creativa spontanea dei propri stati interiori può avvenire solo a patto che l’arteterapeuta si faccia contenitore vuoto per accogliere, osservare ed ascoltare.

E’ la capacità negativa dell’arteterapeuta a consentire la creatività. A permettere l’emergere della bellezza dell’altro. Farsi contenitore in ricettiva attesa, in particolare nei momenti complessi in cui l’arteterapeuta deve rimanere in “contatto con la propria ombra senza negarla”Stare nell’incertezza, afferma Sara, mentre le acque sono mosse e non si vede il fondo.

Ci sono termini che compaiono spesso nel libro di Sara Noli: pazienza, accoglienza, tolleranza, possibilità, cura.

Il suo è un libro delicato per il racconto dell’esperienza e per sentimenti espressi, ma chiaro e solido nei temi dispiegati e affrontati con perizia e competenza.
Vivamente consigliato.

GIALLO come…

Milano, 13 ottobre 2019 


Si è tenuta due giorni fa la terza edizione delle GIORNATE DI SEMINARIO sul TEMA del COLORE
 promosse e organizzate dal Gruppo di Ricerca “Arte come Terapia”, in collaborazione con la Formazione Triennale in Arteterapia Clinica e Danzaterapia Clinica Lyceum. Giornate che si propongono, attraverso lo studio, la ricerca e l’approfondimento sul metodo, di condividere e divulgare l’esperienza professionale e i risultati delle ricerche in merito all’arteterapia ispirata al metodo di Edith Kramer.

Il seminario sul colore Giallo, tenutosi domenica 13 Ottobre, ha registrato un grande interesse ed una buona affluenza ed è stato occasione di incontro e di momenti di dialogo e confronto tra i partecipanti.

La giornata si è svolta nel dipanarsi di suggestioni creative, relazioni sul tema del colore Giallo, presentazioni di casi clinici dove questo colore era pregnante, tavola rotonda e workshop di Danz’art.  Si sono condivisi  spunti teorici, riflessioni e osservazioni e si sono presentati nuovi progetti con l’obiettivo di proseguire nello studio e nella ricerca.

Il colore Giallo è stato esplorato ed approfondito attraverso una serie di interventi e contributi in un ampliarsi di prospettive che hanno visto intrecciarsi la storia, la filosofia, la storia dell’arte, la psicoanalisi e i percorsi di arteterapia e danzaterapia in ambiti clinici differenti.
Immagini, danza, poesia e musica hanno offerto suggestioni che hanno emozionato i partecipanti.

Era inoltre possibile visitare una mostra che esponeva lavori di pazienti, artisti ed arteterapeuti rappresentativa di tutto il portato emotivo e creativo vissuto attraverso l’arteterapia.
In chiusura, il laboratorio di Danz’art dove il linguaggio corporeo ha preso vita tra suoni, gesti e segni.

Grazie per la vostra viva partecipazione e grazie a chi generosamente ha collaborato con noi!

PROGRAMMA

Di seguito alcuni momenti della giornata

Milano, 13 Ottobre 2019: “I Colori dell’Arteterapia: GIALLO”

Il gruppo ARTE COME TERAPIA organizza la Terza Giornata di incontro, studio e workshop dedicata ad un colore: IL GIALLO.

Tale giornata è rivolta soprattutto a chi, per formazione, condivide la linea metodologica che ha avuto origine dalle teorie di Edith Kramer, ma è gradita la partecipazione di chiunque sia interessato all’arteterapia. La giornata si terrà a Milano, presso la sede della Scuola di Formazione di Arteterapia Clinica LYCEUM, e sarà libera e gratuita previa iscrizione mediante compilazione del form online (disponibile dal 1 settembre).

L’esplorazione delle possibilità espressive del colore giallo sarà occasione per riflessioni metodologiche e costituirà occasione di incontro e condivisione tra i partecipanti.

QUI il Programma dell’evento, la Scheda di adesione alla mostra e le informazioni per l’iscrizione.

 

Ventennale Apiart: 31 Maggio – 2 Giugno 2019

In occasione del suo Ventennale, Apiart (Associazione Professionale Italiana ArteTerapeuti, a cui molti di noi sono associati) ha organizzato un convegno internazionale e residenziale ponendo al primo posto la possibilità di scambio e di confronto delle diverse esperienze professionali.

Il titolo “Arrivano i Mostri” gioca sulla ambivalenza della parola latina “monstrum” che intende sia la cosa pericolosa e spaventosa che l’evento miracoloso e trasformativo. Esattamente come l’esperienza ci insegna sia caratterizzata l’area immaginativa dell’arteterapia.

Quale sede più adatta che il famoso Parco dei Mostri di Bomarzo?

Il comitato organizzatore ha individuato quattro aree tematiche per i lavori del convegno. L’Arteterapia declinata in:

1. Normativa – Situazione attuale e possibili orizzonti futuri;

2. Ricerca – Specificità della metodologia della ricerca in ambito     arteterapeutico;

3. Neuroscienze – Reciproci contributi tra neuroscienze e arteterapia;

4. Socioculturale – Il ruolo dell’arteterapia nei processi trasformativi sociali.

Le iscrizioni sono aperte ai soci Apiart, agli arteterapeuti non associati, agli allievi arteterapeuti, agli studenti universitari e a tutti gli interessati.

QUI la bozza del programma e ulteriori informazioni per l’iscrizione.

Torino, gennaio 2019, Una silente rivolta

“Matite per Riace”, chiamata alle Arti! Risponde anche un’Arteterapeuta
Ci sono modi diversi per manifestare il proprio disappunto, la propria rabbia.
Ci sono modi, per fortuna, che non contemplano la violenza. E’ il caso delle “rivoluzioni creative”, animate da “passione a colori”. E i colori sono proprio quelli artistici. Concreti e tangibili.
Stiamo parlando dell’iniziativa “matite per Riace”, una “chiamata alle Arti” che ha avuto l’obiettivo di raccogliere lavori artistici di illustratori e fumettisti intenzionati a dare il proprio contributo a sostegno del sindaco di Riace, Mimmo Lucano, e del suo modello
organizzativo e integrativo solidale.
Gli animi creativi che hanno accolto il richiamo sono più di 500, da più parti del Mondo.
Le opere raccolte sono state poi portate in mostra a Torino dal 20 Dicembre 2018 al 6 Gennaio 2019. Mostra che ha previsto un’asta di raccolta fondi devoluti
al progetto #IostoconRiace della ReCoSol, la Rete dei Comuni Solidali, che nei giorni scorsi ha candidato proprio Riace al premio Nobel per la Pace.

Opera di Lisa Capretti, Arteterapeuta e Artista

Tra i partecipanti, la giovane collega Arteterapeuta, Lisa Capretti, che descrive così il proprio sentire:
“Eccomi. Ora sono anche io lì, catapultata in mezzo alla fiumana di artisti, professionisti e non, che chiedono pacificamente solo un po’ di umanità, solo un po’ empatia,
solo un po’ di tempo per fermarsi a riflettere DAVVERO su cosa stia accadendo nel Mondo. In questo Mondo, che é la casa di tutti. La. Casa. Di.Tutti. Vedersi lì, tra tutta
quella sublimazione artistica, tra tutta la comprensibile rabbia sapientemente sciolta e plasmata in tratti artistici e pennellate di colori, fa bene al cuore. Perché tutto questo è testimonianza.
Testimonianza di una rivoluzione silente che non ha bisogno di forza fisica e atti di terrore. Perché esiste una quantità smisurata di persone che riesce a parlare attraverso un’immagine. Ed esiste una quantità smisurata di persone che queste immagini le riesce ad ascoltare.”
In queste poche righe balza all’occhio una delle caratteristiche fondamentali dell’atto
creativo-terapeutico. Quello che è successo, come ci racconta Lisa, è stato sublimare la
frustrazione e la rabbia in immagini artistiche che andassero a comporre una rivoluzione pacifica, silenziosa, ma incredibilmente potente.
Come straordinariamente potente è la capacità evocativa di un’immagine, e noi arteterapeuti lo sappiamo bene.
La mostra si è conclusa con una vendita di 248 opere su 570 ricevute, ma l’obiettivo è quello di portare in giro per l’Italia gli evocativi ed eloquenti lavori artistici.
Di seguito la pagina Facebook che ha richiamato gli artisti e sulla quale si possono vedere molte delle opere partecipanti: https://www.facebook.com/matiteperRiace/

LA STAMPA, 8/12/2018: “Curarsi con l’arte”

Pubblichiamo una pagina de “La Stampa” dell’8/12/2018 che propone un articolo sull’importanza dell’esperienza artistica all’interno dei luoghi di cura.
Una riflessione che non è di certo una novità in ambito arteterapeutico, ma che diventa significativa se viene divulgata dagli organi di stampa.
Diverse le iniziative artistiche negli ospedali su tutto il territorio italiano, interessanti le ricerche che sempre più attestano scientificamente gli effetti terapeutici dell’arte.
Un’interessante lettura e un modo per augurare Buon Anno Nuovo a chi si occupa di arteterapia!

Saint Pierre, Valle d’Aosta, ottobre 2018 “Storie a colori”

In occasione del Festival internazionale “The Big Draw 2018” promosso in Italia da Carta Fabriano, l‘atelier di arteterapia e attività espressive “di Colore in Segno, della collega Claudia Matta, ha proposto un evento aperto a tutti intitolato “Storie a Colori” in collaborazione con la Biblioteca Comunale di Saint Pierre in Valle d’Aosta. L’evento si è articolato in un laboratorio espressivo pensato per ri-avvicinare ai materiali artistici anche gli adulti, con modalità proprie dell’arteterapia, applicate ad un contesto ludico e socializzante. 

L’attività ha visto la partecipazione di molte famiglie con bambini di età scolare e pre-scolare e le ha coinvolte in un grande lavoro collettivo, su dieci metri di carta. Adulti e bambini hanno potuto rievocare una lettura amata e i suoi personaggi, guidati in un percorso di sperimentazione dei materiali artistici molto varia, dalla pittura, ai gessetti, fino al collage. E’ nato così un grande racconto collettivo, nel qualche accanto alle storie narrate hanno trovato spazio, racconti personali, tanto inaspettati quando ben accolti.

L’evento è stato salutato molto positivamente dai partecipanti, con l’augurio di poter essere riproposto nella prossima edizione del festival.

A seguire alcuni momenti dell’esperienza:

Cos’è il Big Draw?*

“Nato nell’ottobre del 2000 nel Regno Unito, The Big Draw Festival è un ente di beneficenza che in 18 anni è riuscito a far disegnare oltre quattro milioni di persone.
Detiene ben due record mondiali: per il disegno più lungo del mondo (un chilometro) e per il maggior numero di persone che disegnano simultaneamente (oltre 7.000).
Il primo Big Draw Festival ha visto la partecipazione di 180 organizzazioni che hanno realizzato un’attività. Da allora il numero è salito a oltre 1.000, con più di 400.000 persone coinvolte. Quello che è iniziato nell’ottobre del 2000 come un giorno per celebrare il disegno, ora è un festival annuale della durata di un mese che si è diffuso in tutto il mondo.”

* tratto da https://fabriano.com/bigdraw/

Milano, ottobre 2018

I COLORI DELL’ARTETERAPIA: “BLU”

ARTE COME TERAPIA: un Metodo e un Gruppo
Giornata di incontro e di studio con workshop conclusivo
Domenica 14 ottobre 2018

Proseguono le giornate di incontro, studio e workshop, con la collaborazione della Scuola di Formazione in Arteterapia Clinica di Lyceum,  promosse e organizzate dal Gruppo di Ricerca “Arte come Terapia” che si propone, attraverso lo studio, la ricerca e l’approfondimento sul metodo, di condividere e divulgare l’esperienza professionale e i risultati delle ricerche sul campo.

Il convegno sul colore Blu, tenutosi domenica 14 Ottobre, ha registrato un grande interesse ed una notevole affluenza ed è stato occasione di incontro e di momenti di dialogo e confronto tra i partecipanti.

Nel corso della giornata, articolata tra suggestioni creative, relazioni sul tema del colore Blu, presentazioni di casi clinici inerenti alla tematica, tavola rotonda e workshop di Danz’art, si sono condivise  linee di intervento e presentati nuovi progetti con l’obiettivo di proseguire nello studio e nella ricerca.

l filo colorato che ci unisce, quest’anno si è appunto tinto di Blu, invitandoci alla profondità e alla riflessione.
Il colore Blu è stato esplorato attraverso una serie di interventi, in un crescendo di emozioni: riflessioni legate alla storia, alla filosofia, alla storia dell’arte, alla psicoanalisi e ai percorsi di arteterapia e danzaterapia in ambiti clinici differenti.
E’ stato un momento in cui le arti e le terapie espressive si sono intensamente intrecciate attraverso immagini, danza, poesia, recitazione e musica.

Era inoltre possibile visitare una mostra che esponeva lavori di pazienti, artisti ed arteterapeuti di cui si coglieva tutta la profondità del viaggio interiore che si compie in arteterapia.
In chiusura, il laboratorio di Danz’art dove il linguaggio corporeo ha preso vita tra suoni, gesti e segni.

Grazie per la vostra viva partecipazione e grazie a chi generosamente ha collaborato con noi!

Arrivederci al prossimo colore!

PROGRAMMA DELLA GIORNATA

Alcuni momenti della giornata:

        

    

     

Brescia, Concesio, 4 ottobre 2018 “In Arteterapia”

Il 4 ottobre 2018 presso la biblioteca di Concesio (Bs) alle ore 17,00 verrà inaugurata la mostra “IN ARTETERAPIA”.

Tale evento è frutto di un percorso di arteterapia di due anni. “In arteterapia”, infatti, nasce nel 2016 da un progetto dell’ASST Spedali Civili di Brescia in collaborazione con il Comune di Concesio, a cura della collega Fioletti Barbara , pensato per gli utenti del Centro Psicosociale di Concesio – Gardone Val Trompia.

Edith Kramer sosteneva che “la terapia d’arte ha proprio nell’arte il suo principale fattore terapeutico…le sue virtù curative dipendono da quei procedimenti psicologici che si attivano nel lavoro creativo”. Questo progetto vuole quindi utilizzare la spinta creativa per favorire il movimento verso l’esterno. Il percorso si è svolto infatti nelle adiacenze della biblioteca comunale, dando modo ai partecipanti di poter utilizzare anche i numerosi servizi offerti. In quest’ottica,  l’obiettivo è quello di continuare a promuovere quel movimento tanto auspicato da Basagliaentrare fuori, uscire dentro”, accompagnando gli utenti nel loro essere cittadini di un territorio attraverso un movimento di Inclusione. Nel progetto “In arteterapia” la “In” vuole appunto sottolineare questo movimento. L’evento che pubblicizziamo ha lo scopo di condividere con la cittadinanza ed i familiari questo progetto.

Qui la Locandina Concesio 4-10-18 (3)